Mindful Eating per bambini dai 3 agli 11 anni: cos’è e a cosa serve

Gli atteggiamenti disfunzionali che da adulti manifestiamo nei confronti del cibo, nascono e si solidificano a partire dai 3 anni.  

Il 25%-40% dei bambini fa esperienza di problemi alimentari a livello sub-clinico.  

Nel momento in cui i pasti non rappresentano più un momento piacevole, sia il comportamento alimentare che la condizione nutrizionale ne viene compromessa (Ellyn Satter).  

La Mindful Eating permette ai bambini di scoprire nuovi sapori e ad imparare che cibi che si credeva non piacessero, sono, in realtà, piacevoli; i bambini sono così intenzionalmente presenti a ciò che stanno mangiando, coltivano curiosità ed esplorano il cibo e la propria esperienza circa il mangiare (pensieri, emozioni e sensazioni).  

Allo stesso modo, i bambini possono decidere autonomamente se quel cibo gli piace oppure no e possono imparare a sentire le proprie sensazioni corporee, comprese quelle afferenti allo stomaco, e sviluppare sensibilità per i segnali interni di fame e sazietà.  

I bambini sono già naturalmente mindful e connessi con questi segnali, ma crescendo perdono questa sensibilità a causa di condizionamenti come “finisci tutto ciò che hai nel piatto, così potrai avere il dolce” oppure “il cibo non si butta, è peccato”. La Mindful Eating permette ai bambini di recuperare questa innata saggezza interiore, attraverso un’educazione all’alimentazione consapevole, che riconnette i bambini con i propri sensi ed i propri segnali di fame e sazietà e lo fa divenire, di conseguenza, dei mangiatori saggi e rispettosi di sé 

Il protocollo di Mindful Eating prevede, di norma, 7 incontri, durante i quali i bambini: 

  • possono esplorare e conoscere concretamente il cibo, imparando a vedere, odorare, gustare, toccare ed ascoltare i diversi tipi di cibo individualmente o in setting di gruppo 
  • possono imparare a sviluppare la propria autonomia attraverso attività di cucina ed alimentazione consapevole, nel preparare un piatto, permettendo loro di sentirsi capaci di scegliere sempre più autonomamente di nutrire il proprio corpo e la propria mente in funzione dei propri bisogni e non di precetti esterni 
  • apprendono semplici esercizi di yoga, per sviluppare forza e flessibilità e per sviluppare una profonda conoscenza dei propri bisogni fisiologici, dei propri pensieri, sentimenti ed emozioni  
  • apprendono semplici pratiche di meditazione, che aiuta i bambini a comprendere le proprie emozioni, ad autoregolarle e comunicarle in una maniera più efficiente. 

 

Autori e curatori 

Fabrizio Didonna, Manuale clinico di mindfulness, 2012,  Franco Angeli editore 

protocollo Mindfulness-Based Eating Awareness Training (MB-EAT, Kristeller & Hallett, 1999; Kristeller & Wolver, 2011)