Rieducatore Gesto Grafico

Dott.ssa Vanna Pizzagalli

Rieducatrice del Gesto Grafico

Nata a Como il 22 ottobre 1979

Rieducatrice del gesto grafico, consulente didattico ed esperta dei processi formativi, specializzata nelle difficoltà specifiche dell’apprendimento con bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Esperienze Lavorative

Marzo 2020 – attualmente: Rieducatrice del gesto grafico e Consulente didattico. Libera professionista.

Gennaio 2018 – attualmente: Terapista Itard per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento Per bambini e ragazzi dai 6 agi 13 anni. Libera professionista.

Settembre 2004 – attualmente: Insegnante prevalente scuola primaria presso Istituto Santa Chiara – Como

Settembre 2004 – Giugno 2009: Insegnante di sostegno scuola primaria presso Istituto Santa Chiara – Como

Istruzione e formazione

Marzo 2020: Università di Ferrara. Consulente didattico e rieducatore della scrittura

per la prevenzione ed il recupero delle difficoltà grafo – motorie.  Master universitario di 1° livello

Ott – Nov 2018: Mediation A.R.R.C.A. Milano (MI). Mediatore Feuerstein. Programma di Arricchimento Strumentale BASIC (PAS – B). Corso di Formazione Professionale

Aprile 2018: Centro Studi Itard – Istituto Itard. Cognitive Motor Training. Corso di Formazione Professionale

Gennaio 2018: Centro Studi Itard – Istituto Itard. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Corso di Formazione Professionale

Settembre 2014: Centro Studi Itard – Istituto Itard. La Discalculia. Le pratiche ecologico – dinamiche. Corso di Formazione Professionale

Dicembre 2011: Università Cattolica del Sacro Cuore. Laurea in Scienze della Formazione Primaria Con Specializzazione per Insegnante di Sostegno

Chi è il rieducatore del gesto grafico?

Figura ancora giovane nel nostro Paese, il rieducatore della scrittura è un professionista qualificato, esperto di problemi grafo motori, che conosce i meccanismi alla base del gesto grafico; fornito di una formazione specifica sa affrontare in modo competente ed efficace disturbi legati alla scrittura ed è in grado di analizzarla, ricavando da essa preziose informazioni che gli consentono di predisporre al meglio un piano di recupero strutturato con precise tecniche rieducative.

La rieducazione della scrittura offre una metodologia molto efficace per il recupero della disgrafia, nell’ambito dei possibili interventi sui disturbi specifici di apprendimento.

La rieducazione della scrittura è una tecnica nata in Francia nel 1946 e diffusasi poi negli anni ’60 con Robert Olivaux medico, psicologo e grafologo e Julian de Ajuriaguerra psichiatra, neurologo, direttore dell’ospedale Saint-Anne di Parigi.

La scrittura non è un processo spontaneo bensì acquisito, in fase di apprendimento è importante che le abitudini di postura, presa della matita, direzioni dei gesti e modello delle lettere vengano assimilate correttamente.

L’esercizio ripetuto nel tempo attiva percorsi neuronali in grado di generare degli automatismi corretti.

Se durante l’apprendimento si creano automatismi “sbagliati” (ad esempio posture o impugnature scorrette, direzioni delle lettere non funzionali) nel corso del tempo quelle abitudini si aggraveranno, fino all’emergere di vere e proprie disgrafie che per essere risolte richiederanno un intervento specifico ed individualizzato.

La rieducazione della scrittura interviene per realizzare potenzialità latenti non ancora utilizzate dal soggetto; comporta un processo che tende a fare abbandonare gli automatismi “scorretti”, per attivare percorsi neuronali più efficaci da un punto di vista funzionale e per creare abitudini che facilitino la scrittura in fase esecutiva, negli aspetti della leggibilità, della scorrevolezza e dell’ordine spaziale.

Le tecniche utilizzate iniziano con attività preparatorie di rilassamento e di motricità specifica degli arti coinvolti nel gesto grafico, esercizi di macrografia e di pregrafismo, fino alla vera e propria rieducazione della scrittura.

Il rieducatore della scrittura, andando oltre il ripristino delle funzioni grafiche si occupa di ridare, a chi ha difficoltà in questo senso, una scrittura a mano economica e leggibile che possa assolvere alle sue funzioni di fissazione e comunicazione del pensiero nonché di espressione della personalità, non quindi di insegnare una bella scrittura ma di aiutare a ri-trovare il “piacere” della propria scrittura.

La tempistica del percorso di recupero viene calibrata in base alle difficoltà del soggetto e viene intrapreso tra la seconda e la terza classe di scuola primaria.

È possibile anche in classi più avanzate e persino negli adulti, purché vi sia una adeguata motivazione e uno specifico allenamento.

Oltre all’appuntamento settimanale, è importante l’impegno del soggetto che deve eseguire a casa esercizi quotidiani di potenziamento degli aspetti funzionali inizialmente carenti.

Una rieducazione può dirsi conclusa quando un bambino scrive bene in modo autonomo e in ogni situazione, a casa e a scuola, in modo ben leggibile e con una fluidità adeguata alla sua età.

La risoluzione di questo problema innesca benefici ad ampio spettro, da quelli del rendimento scolastico, a quelli della motivazione, della serenità e della fiducia in sé.

Perché e quando rivolgersi ad un rieducatore della scrittura?

Quando tuo figlio presenta già a 4/5 anni un’impugnatura disfunzionale e quando non riesce o non vuole disegnare.

L’educatore con un rapporto personalizzato porterà il bambino ad avvicinarsi alla scrittura e a trovare il piacere di disegnare, attraverso giochi e strumenti adeguati il bambino si sentirà capito e facilitato in un apprendimento che non è per nulla spontaneo.

Quando tuo figlio fa fatica nell’apprendimento della scrittura e quando la sua scrittura non è adeguata alla sua età.

Quando assume posture ed impugnature disfunzionali.

L’educatore è un professionista che recupera mancati apprendimenti e potenzia quelli in essere al fine di far raggiungere al bambino o al ragazzo un gesto grafico fluido e poco faticoso.

Il percorso di rieducazione è consigliato prima del ricorso a diagnosi mediche.