Psicologia Servizio Bambini

CHE COSA FACCIAMO?
Ci rivolgiamo a bambini dai 2 ai 13 anni e alle loro famiglie, accogliendo le richieste e le preoccupazioni dei genitori per trasformarle in domande specifiche a cui dare una risposta attraverso uno o più colloqui di consulenza diagnostica. A quali domande possiamo rispondere?

  • Perché mio figlio/a è così arrabbiato/a o triste o agitato?
  • Perché  mia figlio/a ha delle paure?
  • Cosa devo fare se mia figlio/a non vuole dormire da solo/a?
  • Perché il mio bambino/a fa così fatica a scuola?
  • Perché il mio bambino/a mangia troppo poco? Troppo? In modo disordinato?
  • Perché mio figlio fa fatica a fare amicizie e/o è spesso isolato?
  • Perché mio figlio è cosi difficile da gestire?
  • Come possiamo dire ai nostri figli che ci stiamo separando?
  • Perché nostro figlio/a ha spesso mal di pancia? Oppure mal di testa?
  • Cosa dobbiamo fare  in caso di lutto  o di un evento traumatico?

Vengono pertanto pensati e proposti percorsi riabilitativi riguardanti i principali aspetti di criticità dell’età evolutiva:

  • Disturbo da Deficit dell’attenzione/iperattività (ADHD)
  • Disturbi del Comportamento (Disturbo Oppositivo Provocatorio e Disturbo della Condotta)
  • Disturbi d’Ansia e Fobie
  • Disturbi dell’umore
  • Disturbi emotivi
  • Enuresi ed encopresi
  • Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo
  • Difficoltà scolastiche e sociali
  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia)
  • Bullismo e Dispersione Scolastica

DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

In caso di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia), la precocità dell’intervento è fondamentale; infatti tanto prima si struttura l’intervento tanto prima si potranno sviluppare e potenziare strategie cognitive di compensazione che permettono di avere risultati efficaci.

La riabilitazione dovrà tenere conto dell’individualità del singolo bambino, delle sue singole competenze, potenzialità e problemi, dei suoi tempi di attenzione e concentrazione, dei suoi livelli motivazionali e di autostima.

Chi si occupa del bambino/ragazzo con DSA deve effettuare una “presa in carico”, un processo cioè integrato e continuativo con cui si garantisce una coordinazione di interventi che favoriscono la riduzione del disturbo, l’inserimento scolastico e il più completo sviluppo delle potenzialità dei singoli individui.

Dopo la diagnosi, fatta da un centro specializzato (o anche da una qualunque ASL), si può intervenire con programmi riabilitativi individualizzati e personalizzati.

DISTURBI DELL’ATTENZIONE E DEL COMPORTAMENTO

Per ragazzi con un disturbi dell’ attenzione e/o del comportamento, spesso attività quotidiane come svolgere i compiti a casa, stare attenti a scuola, relazionarsi con i propri compagni possono essere molto difficili da affrontare e rischiano di generare sentimenti di frustrazione o svalutazione delle proprie capacità, sino a sfociare in comportamenti aggressivi e poco funzionali. E’ sempre più diffusa, quindi, la necessità di un intervento mirato che coinvolga il bambino e/o l’adolescente e la sua famiglia con lo scopo di aiutare i ragazzi a conoscere meglio se stessi e sfruttare al meglio le proprie potenzialità e aiutare i genitori ad utilizzare appropriate pratiche educative, ad incrementare il benessere e a migliorare la comunicazione familiare.

SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI

Capita sempre più spesso che bambini o adolescenti affrontino i fatti normali della vita quotidiana con immaturità, aggressività o eccessiva remissività. Anche quando questi comportamento si manifestano sporadicamente, essi finiscono comunque per interferire con il benessere personale di bambini ed adolescenti e con lo sviluppo di soddisfacenti relazioni sociali.

Proprio per questo ora è necessario insegnare loro un sufficiente bagaglio di abilità sociali e comportamentali per affrontare al meglio le sfide a scuola e con i propri pari.

Lo scopo è di insegnare direttamente quei comportamenti che rendono possibili interazioni sociali positive e gratificanti, impostando un lavoro educativo che può essere sia individualizzato, sia (preferibilmente) con il piccolo gruppo.

L’approccio seguito è utile sia per gli alunni con disabilità sia per tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

METODO DI LAVORO

A seconda della situazione possiamo incontrare solamente i genitori per qualche colloquio oppure conoscere il bambino, osservando direttamente i comportamenti che destano preoccupazione.  Nell’osservazione può essere coinvolta anche l’intera famiglia.
Possiamo utilizzare diversi strumenti:

  • valutazioni psicodiagnostiche individuali e osservazioni  familiari
  • valutazioni testistiche e invii a valutazioni neuropsichiatriche

A seconda dell’ esito del processo diagnostico le eventuali indicazioni ad un trattamento possono essere:

  • Terapia familiare
  • Sostegno alla genitorialità
  • Terapie individuali

CHE COSA CI CARATTERIZZA?

L’attenzione alla collaborazione e al coinvolgimento della famiglia e del bambino come precondizione fondamentale per una buona alleanza di lavoro e di trattamento.

L’importanza  della valutazione  diagnostica come primo momento di incontro con la famiglia e il bambino e la sua chiara distinzione dalla fase del trattamento terapeutico. Solo dopo un’accurata fase di consulenza diagnostica e un raffronto con la famiglia e con il bambino stesso tratteremo se necessario quanto è emerso nella valutazione.

Fondamentale risulta il lavoro di rete tra professionisti diversi: la complessità della famiglia e dei bisogni del bambino ci fanno ritenere fondamentale che professionisti con competenze diverse  collaborino all’interno di uno stesso team. Il nostro lavoro prevede, infatti, in accordo con la famiglia e a seconda della situazione, una rete con il pediatra, con la scuola, con l’educatore professionale ed eventualmente con il neuropsichiatra. Possiamo utilizzare, integrandole all’interno dello stesso team, le specificità degli altri servizi appartenenti alla nostra struttura quali, ad esempio, il servizio Coppie e famiglia o il servizio Disturbi alimentari.

Dott.ssa Francesca Soddu

Laurea Magistrale in Psicologia Sociale e dello Sviluppo conseguita nel 2004 presso l’Università Cattolica di Milano.

Dal 2005 iscrizione all’Albo degli Psicologi della Regione Lombardia (n° 03/9797) ed abilitazione all’esercizio dell’attività di psicologo.

Diploma di Specializzazione in Psicoterapia presso la scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Humanitas” -specialistica per l’infanzia e l’adolescenza – di Milano ad orientamento cognitivo-comportamentale, conseguito nel 2010.

Ho affiancato la mia attività clinica con bambini, adolescenti e loro famiglie con l’interesse per l’ambito scolastico, frequentando il Master di II livello in Psicologia Scolastica presso il Centro Studi Bruner di Milano (conseguendo il titolo di “Esperto in Psicologia Scolastica”), ed il Master in Valutazione e Trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento presso l’Istituto di Psicologia Scolastica di Milano.

Mi occupo, quindi, presso il mio studio e in collaborazione con scuole sul territorio comasco, di percorsi psicologici e di psicoterapia rivolti a bambini, adolescenti e alle loro famiglie, di trattamento dei disturbi del comportamento e dell’attenzione, di valutazioni dell’apprendimento e di potenziamento e riabilitazione delle difficoltà e disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia, difficoltà di comprensione del testo, di soluzione di problemi matematici e di disturbi non verbali dell’apprendimento).

Per prenotare la visita con la Dott.ssa Francesca Soddu bisogna chiamare al 339 6056753 nei seguenti orari:

Lunedì, Mercoledi e Venerdi: 09:00 – 12:00

Martedì e Giovedi: 15:00 – 18:00

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