Dipendenze

Le psicopatologie legate all’uso di sostanze psicoattive (alcol, cannabis, amfetamine, oppiacei, cocaina, psicofarmaci, ecc.) comprendono una molteplicità di disturbi tra cui la dipendenza da sostanze e l’abuso, ma anche deficit indotti, come difficoltà mnestiche, delirium, astinenza e disturbi psicotici. A seconda della sostanza di utilizzo, per alcuni disturbi i sintomi possono variare in modo più o meno marcato.
La gestione e la presa in carico di un paziente con problemi di utilizzo di sostanze è spesso difficoltosa e necessita di un intervento d’equipé multidisciplinare (psicologo, psicoterapeuta, medico di base, psichiatra); il quadro si aggrava ulteriormente quando, in concomitanza con l’utilizzo di sostanze, è presente un altro disturbo psichico (pazienti in doppia diagnosi); in questo caso risulta importante stabilire se il disturbo psichico è preesistente all’utilizzo di sostanze e quale relazione intercorre tra le due patologie (che peso hanno una rispetto all’altra? quale ruolo giocano nel mantenere “l’equilibrio” del paziente?).

Nel caso dell’alcolismo, attualmente le tecniche più utilizzate per la gestione dell’alcolismo sono la psicoterapia, le terapie di gruppo, terapie farmacologiche, o combinazioni di questi tre.

Nelle situazioni di abuso di sostanze,queste rivestono una funzione di “automedicazione” prettamente difensiva e adattiva. L’assunzione della droga può pertanto dare l’illusoria convinzione di dominare aspetti di fragilità dell’Io, anche a livello relazionale: in questo senso verranno scelte specifiche sostanze per ottenere effetti ben precisi e differenziati; sia la psicoterapia ad orientamento psicodinamico che quella cognitivo-comportamentale possono dare risultati positivi se inserite in un piano più globale di intervento e presa in carico del tossicodipendente.

Caravaggio, Bacco